Gli eventi principali che hanno caratterizzato la storia della Biblioteca dell’Accademia della Crusca dalla sua fondazione ad oggi.

  • 1582
  • 1590
  • 1640
  • 1712
  • 1783
  • 1811
  • 1812
  • 1813
  • 1818
  • 1867
  • 1894
  • 1926
  • 1960
  • 1993
  • 1998
  • 1999
  • 2003
  • 2005
  • 2006
  • 2012
  • 2013
  • 2015
  • 2018

1582

Fondazione Accademia

1582-1583

Dallo studio e confronto di documenti manoscritti e a stampa, si può ipotizzare che la fondazione dell’Accademia sia avvenuta tra il maggio 1582 e il 10 marzo 1583.

Bibliografia: Delia Ragionieri, Quando fu fondata l'Accademia della Crusca?, in «Culture del testo e del documento», a. 11, n. 31 (gen.-apr. 2010), p. 33-51 .


1590

Seduta del 19 luglio 1590

1590

La prima testimonianza relativa alla presenza di un fondo librario all'interno dell'Accademia risale al luglio 1590, quando viene dato l'incarico al massaio Pier Francesco Cambi di cercare e acquistare alcuni libri: «Si trattò di comperare de' libri per l'Accademia e si diede la cura al massaio che ne cercasse».

Fonti: ACF, Cod. 23; segn. Fascetta 74, p.66.

Bibliografia: Delia Ragionieri, La Biblioteca dell'Accademia della Crusca: storia e documenti, prefazione di Piero Innocenti, Firenze, Accademia della Crusca; Manziana, Vecchiarelli, 2015, p. 24-25.


1640

Ripresa attività Diario Ripieno

1640

Dopo una fase di interruzione delle attività della Crusca, dovuta probabilmente alla sospensione dell'attività lessicografica e all'epidemia di peste che colpì Firenze dal 1930 al 1633, una ripresa si ebbe nel 1640. Il 25 novembre di quell'anno, infatti, si ebbe una riunione presso la casa di Piero de' Bardi, dove venne deciso di eleggere un «dittatore» nella persona di Lionardo Dati, che ebbe tra i vari compiti quello di cercare una residenza per l'Accademia. Fu per questo fine che Dati si occupò di rinvenire le varie «masserizie» della Crusca, che si trovavano collocate in diversi e disparati luoghi, per riunirle tutte nella nuova sede. Di quelle che si riuscì a recuperare viene riportato un elenco nel diario accademico, all'interno del quale si trovano indicati anche «alcuni libri stampati, e a penna». Si tratta di quel fondo librario, o almeno una parte di esso, che si era formato fin dalla fondazione dell'Accademia e che faceva ormai parte del patrimonio della Crusca.

Fonti: ACF, Cod. 24; segn. Fascetta 76, c. 2r.

Bibliografia: Delia Ragionieri, La Biblioteca dell'Accademia della Crusca: storia e documenti, prefazione di Piero Innocenti, Firenze, Accademia della Crusca; Manziana, Vecchiarelli, 2015, p. 34-35.


1712

Apposita stanza per la Biblioteca Diario Informe

1712-1713

Per le prime sedi occupate dalla Crusca dalla fondazione al 1641 (in piazza Peruzzi, in piazza San Biagio, al canto al Magistrato e in via Pandolfini) non si ha notizia di locali adibiti a biblioteca. In un palazzo di via dello Studio, nel quale la Crusca aveva sede almeno dal 1650, venne ricavato nel 1697 un piccolo ambiente «per ivi tenere, e libri, e scritture, e l'altre cose, e per potere più comodamente fare i soliti studii». Risale poi al secondo decennio del Settecento, precisamente tra il 1712 e il 1713, durante l'arciconsolato di Ferrante Capponi, la notizia di una apposita stanza dedicata alla raccolta libraria: «Nel tempo dell'arciconsolato fin qui descritto fu fatta la nuova stanza, che si vede annessa a quella dell'Accademia, per custodirvi i libri, e le scritture della medesima. L'altezza reale del serenissimo granduca si degnò di ordinare, che l'ufizio delle Decime Ecclesiastiche prendesse a pigione la casa de' signori Gianni posta allato alla casa dello Studio, e che di questa, subaffittando il rimanente, consegnata all'Accademia senz'alcun peso di pigione la stanza ad essa contigua; siccome fu eseguito».

Fonti: ACF, Cod. 25; segn. Fascetta 77, p. 104; ACF, Cod. 26; segn. Fascetta 78, pp. 136 e 142.

Bibliografia: Delia Ragionieri, La Biblioteca dell'Accademia della Crusca: storia e documenti, prefazione di Piero Innocenti, Firenze, Accademia della Crusca; Manziana, Vecchiarelli, 2015, p. 38-39.


1783

Motu proprio

1783

All'interno del suo programma di razionalizzazione delle istituzioni culturali fiorentine, il granduca Pietro Leopoldo, con motu proprio del 7 luglio 1783, volle sopprimere tre storiche accademie, quelle degli Apatisti, la Fiorentina e quella della Crusca, per incorporarle nella nuova Accademia Fiorentina, detta Accademia Fiorentina seconda, la cui apertura venne fissata per il novembre dello stesso anno. L'Accademia Fiorentina venne unita alla Biblioteca Magliabechiana, dove si tennero le riunioni. In conseguenza di ciò, nella Magliabechiana andarono a confluire tutti i fondi appartenenti alle tre accademie.

Fonti: BNCF, Arch. Magl., filza XI, cc. 173r-175r.

Bibliografia: Delia Ragionieri, La Biblioteca dell'Accademia della Crusca: storia e documenti, prefazione di Piero Innocenti, Firenze, Accademia della Crusca; Manziana, Vecchiarelli, 2015, p. 45.


Inventario dei beni

1783

In vista del trasferimento presso la Magliabechiana, il 22 luglio 1783 venne redatto un inventario dei beni della Biblioteca della Crusca. Questo documento ci permette di sapere che vi era stanza destianata ad ospitare la biblioteca dotata di vari «armadini» e di un fondo librario non del tutto esiguo.

Fonti: BNCF, Arch. Magl., filza XI, XIX, cc. 198r-199r.

Bibliografia: Delia Ragionieri, La Biblioteca dell'Accademia della Crusca: storia e documenti, prefazione di Piero Innocenti, Firenze, Accademia della Crusca; Manziana, Vecchiarelli, 2015, p. 46.


1811

Ricostituzione dell’Accademia

1811

Con un decreto del 19 gennaio 1811, e probabilmente su suggerimento di Neri Corsini e Louis Fontanes, Napoleone ristabilì l'Accademia, conferendole quale fine primario la compilazione del Vocabolario.

Bibliografia: Delia Ragionieri, La Biblioteca dell'Accademia della Crusca: storia e documenti, prefazione di Piero Innocenti, Firenze, Accademia della Crusca; Manziana, Vecchiarelli, 2015, p. 51.


1812

Progetto di unione con la Biblioteca Riccardiana

1812

Nei primi anni di vita della Biblioteca all'indomani della ricostituzione prese avvio l'ipotesi, poi mai concretizzatasi, di ottenere in custodia la Biblioteca Riccardiana, che in quegli anni rischiava la dispersione. L'obiettivo fu quello, come testimonia una lettera di Lorenzo Collini del 1812 indirizzata al Ministero dell'Interno e al Prefetto del Dipartimento dell'Arno, di costituire «un corpo di libri meritevole della venerazione e dell'affluenza degli studiosi». Pur avendo avuto con la Riccardiana un rapporto privilegiato, condividendone tra l'altro la sede dal 1817 al 1865 e dal 1914 al 1938 presso il Palazzo Riccardi di Firenze, il suo patrimonio non andrà mai a confluire presso quello della Crusca.

Fonti: ACF, Affari filza I, n. 13, c. 400r e v.

Bibliografia: Delia Ragionieri, La Biblioteca dell'Accademia della Crusca: storia e documenti, prefazione di Piero Innocenti, Firenze, Accademia della Crusca; Manziana, Vecchiarelli, 2015, p. 56-58.


Documenti su opere provenienti dalle soppressioni napoleoniche

In seguito alle confische provenienti dalle soppressioni conventuali di età napoleonica, avvenute nell’aprile 1812, il patrimonio della Biblioteca si arricchì di circa 2.500 volumi appartenenti in origine ai principali conventi del Dipartimento dell’Arno (soprattutto dalla Santissima Annunziata, da Santa Maria Novella, da Santa Maria Assunta alla Badia fiorentina, da San Salvatore in Ognissanti e da Santo Spirito, ma anche, tra gli altri, dall’Abbazia di Santa Maria a Vallombrosa e da San Lodovico a Montevarchi).


1813

Regolamento, articolo sugli Uffizi del Bibliotecario

1813

All'indomani dela ricostituzione della Crusca, la prima notizia relativa alla biblioteca si trova nel verbale della seduta accademica del 1 aprile 1812, nella quale viene eletto accademico bibliotecario Giovanni Lessi. Il primo esplicito riferimento, però, alla Biblioteca si rintraccia nelle Costituzioni per il Regolamento interno dell'Accademia della Crusca, la cui redazione fu conclusa nel giugno del 1812, ma che furono approvate nel maggio 1813. Nel capitolo dedicato agli Uffizi del Bibliotecario si legge: «Il biblotecario custodirà e terrà in buon ordine la Libreria dell'Accademia, la fornirà in mano in mano de' libri necessari agli studi degli Accademici, e ne terrà esatto Catalogo».

Fonti: ACF, Diario I; segn. Fascetta 363, p. 1.

Bibliografia: Delia Ragionieri, La Biblioteca dell'Accademia della Crusca: storia e documenti, prefazione di Piero Innocenti, Firenze, Accademia della Crusca; Manziana, Vecchiarelli, 2015, p. 52.


1818

Relazione del Fontani

1818

Di particolare interesse per conoscere la situazione della Biblioteca all'inizio dell'Ottocento è una relazione redatta dall'accademico bibliotecario Francesco Fontani del 1818. Nella relazione Fontani informa, con queste parole, gli accademici sullo stato in cui versa la biblioteca, sottolineando in particolare l'assenza di un catalogo dei volumi: «Questa casuale collezione di libri primieramente manca affatto d'un indice, e trovandosi inoltre situata in scaffali senza alcun'ordine, ed unicamente secondo il sesto ed altezza, è duopo che mi siano date delle braccia con le quali io possa liberarmi da certa meccanica fatica, senza cui sarebbe impossibile di venire a capo di formare effettivamente il catalogo».

Fonti: ACF, Diario I; segn. Fascetta 363, pp. 120-121; ACF, Affari e rescritti sovrani, filza 3; segn. Fascetta 400, c. 437r.

Bibliografia: Delia Ragionieri, La Biblioteca dell'Accademia della Crusca: storia e documenti, prefazione di Piero Innocenti, Firenze, Accademia della Crusca; Manziana, Vecchiarelli, 2015, p. 55.


1867

Documenti su opere provenienti dalle soppressioni post unitarie

A partire dalla seconda metà dell'Ottocento la Biblioteca conobbe un forte sviluppo anche grazie all’arrivo nel 1867 di opere dalla Santissima Annunziata, e cioè in seguito alle soppressioni conventuali post-unitarie.


1894

Scheda per la Statistica delle Biblioteche

Nel 1894, a cura dell'accademico Giuseppe Rigutini, viene pubblicata una scheda sulla Biblioteca dell'Accademia della Crusca all'interno della Statistica delle Biblioteche edita a Roma dalla Ministero di agricoltura, industria e commercio.


1926

Mario Casella bibliotecario

1926-1943

Mario Casella (1886-1956) venne nominato bibliotecario della Crusca nel 1926, con l'obiettivo di coordinare il lavoro di riordino della Biblioteca. Dell'attività di Casella vanno ricordati i lavori della «Commissione straordinaria per il riordinamento della Reale Accademia della Crusca», nominata nel 1942 dal ministero dell'Educazione nazionale per procedere ad una nuova riforma dell'Accademia, e la stesura di una corposa relazione sullo stato della biblioteca del 1943.

Fonti: ACF, Verbali 17; segn. Fascetta 384, p. 82.

Bibliografia: Delia Ragionieri, La Biblioteca dell'Accademia della Crusca: storia e documenti, prefazione di Piero Innocenti, Firenze, Accademia della Crusca; Manziana, Vecchiarelli, 2015, p. 145-150.


1960

Nuovo ordinamento della Biblioteca per sezioni

1960

Tra le numerose attività che hanno caratterizzato la vita della biblioteca durante gli anni Sessanta va ricordata la messa a punto di un nuovo ordinamento della Biblioteca, in particolare con la creazione di nuove sezioni bibliografiche, tuttora attive. Difatti, durante gli anni Sessanta, cioè quando l'Accademia recuperò l'attività lessicografica e la rifondò con criteri moderni, si ritenne necessario ricostituire la Biblioteca organizzandola in sezioni e dotandola di un nuovo catalogo, per renderla strumento adeguato alla compilazione del nuovo Vocabolario.

Bibliografia: Delia Ragionieri, La Biblioteca dell'Accademia della Crusca: storia e documenti, prefazione di Piero Innocenti, Firenze, Accademia della Crusca; Manziana, Vecchiarelli, 2015, p. 151.


1993

Automazione

1993

L'avvio della gestione informatica è una indiretta conseguenza dell'interessamento di Indro Montanelli e del suo giornale all'inizio degli anni Novanta nei confronti dell'Accademia. Da quella campagna di stampa nacque, artefici Giovanni Nencioni e Severina Parodi, il periodico «La Crusca per voi». Il clamore rafforzò l'interessamento delle autorità pubbliche e si concretizzò in un finanziamento destinato in parte alla modernizzazione informatica della Biblioteca. Dal 1 gennaio 1993 le nuove accessioni vengono così catalogate con il sistema di automazione Aleph 300.

Bibliografia: Delia Ragionieri, La Biblioteca dell'Accademia della Crusca: storia e documenti, prefazione di Piero Innocenti, Firenze, Accademia della Crusca; Manziana, Vecchiarelli, 2015, p. 212.


Unione dei cataloghi corrente e retrospettivo nel catalogo in linea

Il progetto Catalogo unificato ha riunito le due banche dati presenti nell'OPAC della Biblioteca, quella con i record derivanti dalla catalogazione corrente a partire dal 1993 e quella con i record derivanti dal recupero informatico del catalogo cartaceo. La fusione in un'unica banca dati ha comportato sia un'imponente revisione preliminare dei principali punti di accesso ai record (autori, titoli, soggetti, collocazioni) sia la verifica di particolari tipologie di descrizioni bibliografiche. Tutto ciò ha permesso (compatibilmente con la mole dei dati estratti: oltre 300.000 voci) di eliminare molti errori e uniformare i dati, che erano molto eterogenei perché derivavano da banche dati esterne. Contemporaneamente è stata ridefinita la visualizzazione delle descrizioni bibliografiche e riprogettata la pagina d'accesso al nostro catalogo in linea. Grazie al progetto, finanziato dall'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, è possibile ora accedere all'intero patrimonio della Biblioteca con la consultazione di un'unica banca dati. Oltre all'evidente vantaggio per l’utente, il catalogo unificato può essere gestito e aggiornato con maggiore facilità.


1998

Biblioteche speciali

1998-2001

Dal 1998 al 2001 la Biblioteca e l'Archivio storico dell'Accademia della Crusca hanno partecipato, insieme ad altre tre istituzioni culturali fiorentine (Istituto e Museo di Storia della Scienza (oggi Museo Galileo), Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento, Società Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino) al progetto denominato Biblioteche Speciali. Il progetto, voluto e finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e coordinato dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, ha coinvolto le quattro istituzioni in una collaborazione triennale per l'incremento delle collezioni librarie e per la realizzazione di strumenti bibliografici specialistici. Realizzazioni dell'Accademia della Crusca: acquisto e catalogazione di opere; completamento e integrazione dei propri fondi librari nei settori della linguistica e della storia della lingua italiana con l'acquisto di monografie e riviste straniere, dizionari di antiquariato e opere multimediali; spoglio di riviste; spoglio integrale di 21 periodici italiani di interesse linguistico, per un totale di 23.604 record bibliografici. Sono stati catalogati 20.500 articoli e recensioni che coprono un arco di tempo dal 1873 al 1999, e integrati con le segnalazioni bibliografiche apparse sugli stessi periodici. I record sono consultabili sia nel catalogo generale della Biblioteca che in una base separata: La Fabbrica dell'Italiano. Cinque secoli di strumenti.

Bibliografia: Delia Ragionieri, La Biblioteca dell'Accademia della Crusca: storia e documenti, prefazione di Piero Innocenti, Firenze, Accademia della Crusca; Manziana, Vecchiarelli, 2015, p. 215-216.


1999

Recupero retrospettivo

1999-2002

Il recupero retrospettivo del catalogo della Biblioteca è stato finanziato dall'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, all'interno di un progetto che ha consentito anche la realizzazione di una rete informatica (LAN a cablaggio strutturato con 48 punti-rete) e l'acquisto di adeguate attrezzature. Il progetto di recupero del catalogo ha riguardato le schede delle opere entrate in Biblioteca prima del 1993; da quella data infatti le nuove accessioni sono state catalogate informaticamente con il sistema Aleph. Il progetto ha preso avvio nell'autunno 1999, attraverso il recupero da banche dati esterne (Bibliografia Nazionale Italiana e OCLC, On-line Computer Library Center) e, dove questo non sia stato possibile, attraverso la ridigitazione manuale delle schede stesse. Oggi tutti i record relativi al patrimonio della Biblioteca sono consultabili nel catalogo via web.

Bibliografia: Delia Ragionieri, La Biblioteca dell'Accademia della Crusca: storia e documenti, prefazione di Piero Innocenti, Firenze, Accademia della Crusca; Manziana, Vecchiarelli, 2015, p. 216.


2003

Valorizzazione del fondo delle riviste italiane

2003-2004

La sezione dei periodici, una fra le più cospicue all’interno della Biblioteca, costituisce uno strumento essenziale per l’aggiornamento puntuale degli studiosi italiani e stranieri che frequentano l’Accademia. La sezione era già stata in parte oggetto di approfondimento con lo spoglio integrale di ventuno riviste italiane rappresentative delle varie discipline dell’italianistica e della linguistica italiana. Il progetto, che si è svolto dal novembre 2003 al maggio 2004 grazie ad un tirocinio di 500 ore all’interno della Convenzione tra la Regione Toscana e l’Università degli studi di Firenze, ha avuto lo scopo di rendere maggiormente fruibile l’importante collezione dei periodici della biblioteca, limitatamente a quelli italiani, attraverso la ricatalogazione, controllo dei dati locali e aggiornamento del posseduto. Il progetto ha previsto le seguenti fasi: addestramento del tirocinante al programma di catalogazione Aleph 500, nonché informazioni generali sulla collezione delle riviste (consistenza, caratteristiche e tipi di dati bibliografici presenti) ricatalogazione libro alla mano seguendo un tracciato tipo messo a punto precedentemente, e completando il record bibliografico con la descrizione semantica e i dati locali e la creazione dei legami d’autorità controllo sui fascicoli posseduti dalla biblioteca e creazione della nota di possesso con la segnalazione delle mancanze Alla fine del progetto sono quindi risultate completamente riordinate oltre 400 riviste italiane (466 record bibliografici in totale, fra riviste e opere collegate). Una revisione dei vari formati di visualizzazione dell’intero nostro catalogo in linea, attualmente in corso, migliorerà ulteriormente l’informazione già ora presente rendendo ancor più esplicite e di facile accesso le informazioni sulla collezione.

Bibliografia: Delia Ragionieri, La Biblioteca dell'Accademia della Crusca: storia e documenti, prefazione di Piero Innocenti, Firenze, Accademia della Crusca; Manziana, Vecchiarelli, 2015, p. 216.


2005

Catalogazione cinquecentine

2005-2006

Il progetto, finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Regione Toscana (che ne ha curato anche il coordinamento), prevede la catalogazione delle edizioni del XVI secolo conservate nelle biblioteche toscane. Attualmente il progetto è in corso nelle biblioteche delle seguenti istituzioni: Accademia dei Fisiocritici, Accademia della Crusca, Circolo Giuridico dell’Università degli studi di Siena, Scuola Normale Superiore. Presso la Biblioteca dell’Accademia della Crusca sono conservate oltre 1.163 cinquecentine, per ciascuna delle quali è stato redatto un record bibliografico, compilato secondo gli standard RICA ed ISBD(A) ed in formato UNIMARC, al quale si può accedere dall'OPAC della Biblioteca. Per le edizioni di particolare rarità e pregio, è stata avviata inoltre una campagna fotografica relativa alla riproduzione di frontespizi, coperte, pagine illustrate o recanti note o timbri di appartenenza.

Bibliografia: Delia Ragionieri, La Biblioteca dell'Accademia della Crusca: storia e documenti, prefazione di Piero Innocenti, Firenze, Accademia della Crusca; Manziana, Vecchiarelli, 2015, p. 220.


2006

Fondo antico dei dizionari della Biblioteca dell’Accademia della Crusca Primo contributo per un progetto di restauro

2006

La Biblioteca dell’Accademia della Crusca possiede un prezioso e cospicuo fondo di oltre 2500 dizionari, all’interno del quale sono conservate opere lessicografiche relative alla lingua italiana, ai dialetti e a molte lingue straniere. Una significativa parte del fondo è costituita da opere antiche (circa 550 edizioni, per un totale di circa 700 unità fisiche, anteriori al 1900), fra cui le cinque impressioni ufficiali del Vocabolario degli accademici della Crusca e molte di quelle non ufficiali. Tali opere sono collocate nella sala di lettura in scaffali aperti e, seppur in discreto stato di conservazione, alcune di esse riportano danni meccanici piuttosto evidenti dovuti alla consultazione degli studiosi. La fase del Progetto formativo e di orientamento, che si è svolta nei mesi di gennaio e febbraio 2006 nell’ambito della convenzione stipulata con l’Università degli studi di Roma "Tor Vergata" (Corso di Laurea in "Metodi e tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni librari" - MeTeR), ha portato al monitoraggio accurato della quasi totalità del fondo antico dei dizionari (584 unità fisiche). È stata così compilata una scheda (cartacea e/o on line) in cui, oltre all’esatta identificazione del manufatto, sono state soprattutto descritte le condizioni e gli eventuali danni riscontrati a vista (meccanici, fisici, biologici e chimici): questa descrizione, insieme a altri dati presenti nella scheda, è stata poi riportata all’interno del record bibliografico dell’opera nel catalogo on line (campo 318 di Unimarc), così come già delineato con il sopralluogo e il restauro eseguiti all’interno del progetto Valorizzazione e conservazione del Fondo dei Citati. Per facilitare le suddette operazioni è stato realizzato un programma specifico a cura di Roberto Leoni, uno dei tirocinanti: grazie alle sue competenze informatiche, ed alla disponibilità di Rossella Bigonzi, è stato realizzato il software CoLibri (versione 1.0), un programma che permette, oltre alla compilazione delle schede descrittive e la loro modifica ed aggiornamento, la ricerca sui dati immessi e la compilazione automatica di un campo nota da riportare, attraverso una specifica funzione di importazione/esportazione, nel campo 318 di Unimarc del nostro catalogo on line. L’insieme delle schede così realizzate ha costituito la base per la redazione di un primo progetto di conservazione e restauro relativo al fondo antico dei dizionari.

Bibliografia: Delia Ragionieri, La Biblioteca dell'Accademia della Crusca: storia e documenti, prefazione di Piero Innocenti, Firenze, Accademia della Crusca; Manziana, Vecchiarelli, 2015, p. 222-223.


2012

Nuovo Soggettario della Biblioteca nazionale centrale di Firenze

Con la Convenzione stipulata nel gennaio 2012 l’Accademia della Crusca è diventata partner del progetto Nuovo Soggettario coordinato dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. La Crusca ha istituito un gruppo di lavoro misto (linguisti e bibliotecari) per favorire l’avvio e l’impiego del Nuovo soggettario nell’indicizzazione per soggetto dei propri fondi. Inoltre fornirà: consulenze sulla terminologia già presente nel Thesaurus, in particolare sull’inserimento di neologismi; proposte di terminologia di ambito linguistico (non ancora presente nel Thesaurus) già impiegata in passato dalla Biblioteca dell’Accademia nella catalogazione degli spogli italiani del settore; proposte di nuova terminologia individuata in fase di indicizzazione corrente.


2013

Approvazione Norme per gli utenti della Biblioteca

2013-2018

La redazione delle norme per gli utenti della biblioteca risale al 2013; la loro approvazione è stata formalizzata nelle riunioni del Consiglio Direttivo del 9 aprile e 11 settembre 2013. Successive modificate sono state poi ratificate nelle riunioni del 7 marzo 2016 e del 24 aprile 2018.
https://accademiadellacrusca.it/it/contenuti/norme-per-gli-utenti/7143


La Biblioteca dell'Accademia della Crusca nel catalogo di Ateneo dell'Università di Firenze e adesione al Servizio Bibliotecario Nazionale

2013-2014

Al fine di dare una visibilità sempre più ampia al proprio patrimonio bibliografico, nel corso del 2012, dopo un'approfondita indagine la Crusca ha deciso di aderire al Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) per il tramite del Polo dell'Università degli studi di Firenze, in collaborazione con la Biblioteca della Fondazione Ezio Franceschini e della Società Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino (SISMEL). In seguito a una convenzione firmata con l’Università, nel 2013 sono iniziate le operazioni che hanno portato all’integrazione del catalogo dell’Accademia con il catalogo di Ateneo. Il progetto, che ha visto la stretta collaborazione tra il personale bibliotecario e informatico dell’Accademia e quello del Sistema Bibliotecario di Ateneo, si è svolto a partire dal 2013 secondo i seguenti punti: 1) Migrazione dei 110.000 record della nostra Biblioteca nel catalogo di Ateneo (circa 87.000 record sono migrati tra il novembre 2013 e il febbraio 2014. Tali record riguardano monografie antiche (oltre 6.000) e moderne (circa 74.000), periodici (oltre 1.700) e altre tipologie di risorse documentarie (collane, CD-ROM e microfilm). Circa il 23% sono risultati già presenti, mentre il restante 77% risulta un arricchimento per il catalogo dell’Università); 2) operazioni di bonifica (tali operazioni, che hanno impegnato e impegneranno il personale della Biblioteca e del Sistema Bibliotecario di Ateneo dagli inizi del 2014, si rendono necessarie per ridurre al minimo l’inevitabile “rumore” prodotto dall’ingresso di una quantità così rilevante di dati all’interno del catalogo di Ateneo); 3) formazione del personale (a partire dal dicembre 2013 il personale della Biblioteca ha partecipato a delle giornate di formazione organizzate dal Sistema Bibliotecario di Ateneo e relative all’uso dei diversi moduli gestionali del sistema di automazione ALEPH (catalogazione, acquisizione, periodici). Una particolare cura viene dedicata al colloquio con SBN per la catalogazione partecipata); 4) “entrata in produzione” nel catalogo dell’Università (l’ordinaria attività di gestione automatizzata della Biblioteca è stata ripresa nel mese di aprile, in modo conforme alle procedure gestionali dell’Università). Le operazioni descritte riguardano l’ingresso della Biblioteca nel catalogo di Ateneo, primo passo indispensabile per il dialogo con SBN. A partire dal marzo 2014 sono iniziate le operazioni relative alla “localizzazione” dei nostri record in SBN. Per primi verranno localizzati i record che la Crusca ha in comune con l’Università (circa 20.000). Per rendere completo l’ingresso della Biblioteca della Crusca nel catalogo SBN si prevede un’immissione progressiva dei restanti record, attraverso procedure da impostare nel corso del 2014.


2015

Pubblicazione del volume sulla Biblioteca

2015

Il volume di Delia Ragionieri, La Biblioteca dell'Accademia della Crusca : storia e documenti, pubblicato nel 2015 dall'Accademia della Crusca in collaborazione con l'editore Vecchiarelli, riassume per la prima volta la storia della biblioteca dalle origini a oggi. Il libro nasce come rielaborazione di una ricerca di dottorato in Scienze bibliografiche, condotta presso l'Università degli Studi di Udine sotto la guida di Piero Innocenti.


2018

Pubblicazione di La Biblioteca dell’Accademia della Crusca. Infografica

2018

Pubblicazione di La Biblioteca dell’Accademia della Crusca. Infografica