Immagini e parole per descrivere la storia e le attività della Biblioteca dell’Accademia della Crusca, la principale biblioteca in Italia dedicata allo studio della lingua italiana e della linguistica.

La Biblioteca nel tempo

Fondazione Accademia

Fondazione Accademia


Dallo studio e confronto di documenti manoscritti e a stampa, si può ipotizzare che la fondazione dell’Accademia sia avvenuta tra il maggio 1582 e il 10 marzo 1583.

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1582

Casa dell’arciconsolo Giovanni de’ Bardi

Casa dell’arciconsolo Giovanni de’ Bardi


Nei suoi primi anni di vita la Crusca non ebbe una sede propria e gli incontri si svolsero nelle case degli accademici. Ciò si verificò almeno a partire dal 4 settembre 1588, data della prima seduta registrata nel Diario dell’Inferigno, e sino al 25 giugno 1589 gli incontri si svolsero quasi sempre nella casa dell’allora arciconsolo Giovanni de’ Bardi, con l’eccezione delle sedute del 19 e 25 aprile 1589, che si tennero nella casa di Giovanni Rondinelli, l’Ammazzerato.

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1588

Piazza Peruzzi

Piazza Peruzzi


Nel febbraio 1589 si sentì l’esigenza di munirsi di una sede propria, e i tre accademici Giovan Battista Deti, Giovan Simone Tornabuoni e Francesco Marinozzi furono incaricati di trovare una nuova stanza. Dal 28 giugno 1589 al novembre 1590 l’Accademia ebbe la sua residenza in un palazzo di piazza Peruzzi, del quale non siamo oggi in grado di ricostruire la precisa collocazione; tra l’aprile e il giugno del 1589 gli accademici si occuparono di mettere in ordine la nuova stanza e ciascuno di loro s’impegnò a versare uno scudo e a portare «uno sgabello di noce» e «qualche cosa per la invenzione del dipingere le imprese».

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1589

Seduta del 19 luglio 1590

Seduta del 19 luglio 1590


La prima testimonianza relativa alla presenza di un fondo librario all'interno dell'Accademia risale al luglio 1590, quando viene dato l'incarico al massaio Pier Francesco Cambi di cercare e acquistare alcuni libri: «Si trattò di comperare de' libri per l'Accademia e si diede la cura al massaio che ne cercasse».

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1590

Piazza di San Biagio

Piazza di San Biagio


Nel novembre 1590, anche grazie a un probabile aiuto economico dato dalla Colonia di Pisa, l’Accademia si trasferì nella stanza di un palazzo sito in piazza di San Biagio. Una testimonianza tratta dal Diario dell’Inferigno ci dice che «si trovò la stanza tutta parata di panni verdi, e coperto il seggio dell’arciconsolo, e ‘l tavolino della Segreteria di detti panni, e ripiena di sgabelli di noce colla spalliera». Di questa sede si ha memoria grazie a una lapide del 1882 posta oggi in via Pellicceria 2: «Gli accademici della Crusca qui dal MDXC al MDCXII compilarono il primo Vocabolario della lingua d’Italia. Il Municipio di Firenze poneva con delib. del XXVII dic. MDCCCLXXXII». Nonostante quanto riportato nella lapide celebrativa, in realtà dalle fonti documentarie non sappiamo fino a quale data la Crusca ebbe questa sede. Infatti, pur terminando il Diario dell’Inferigno in data 8 luglio 1613, l’ultimo accenno alla sede si trova solo in data 9 febbraio 1594.

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1590

Lascito di Pier Francesco Cambi, lo Stritolato

Lascito di Pier Francesco Cambi, lo Stritolato


Luigi Spadini, il Lievito, portò in Accademia, nel giugno 1592, alcuni libri e documenti di Pier Francesco Cambi, lo Stritolato. Tra questi libri figuravano certamente i due manoscritti Volgarizamento in prosa dell'Eneide di Virgilio e il Trattato della miseria dell'uomo di Bono Giamboni, che rimasero in Crusca sino al 1783 per poi passare, al momento della fusione della nuova Accademia Fiorentina, alla Biblioteca Magliabechiana. In entrambi, oggi conservati nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, è presente la nota, scritta con la stessa grafia: «Lasciato all'Accademia dallo Stritolato».

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1592

Lascito di Giovanni Rondinelli, l'Ammazzerato

Lascito di Giovanni Rondinelli, l'Ammazzerato


Giovanni Rondinelli, l'Ammazzerato, lasciò alla Crusca un suo ritratto e alcune sue composizioni, che furono portate in Accademia dal figlio Orazio nel giugno 1952. Questo gruppo di manoscritti, in totale undici secondo la testimonianza della seduta degli accademici del 22 giugno 1592, già a metà del Settecento non risultavano più in possesso della Crusca. Ad oggi, due manoscritti (l'Orazione per la morte di Arrigo III re di Francia a Girolamo Gondi, Magl. XXVII 15 e una serie di opuscoli, Magl. VIII 1298), sono conservati nel fondo Magliabechiano della Biblioteca nazionale centrale di Firenze.

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1592

Lascito di Francesco Sanleolini, l'Avvampato

Lascito di Francesco Sanleolini, l'Avvampato


Nel 1601, per tramite di Vettorio Rossi, giunsero alla Crusca alcune composizioni dell'accademico Francesco Sanleolini, detto l'Avvampato. Nonostante l'attestazione, nella seduta degli accademici del 18 luglio 1601, dell'avvenuto lascito e dell'esistenza di un inventario dei beni lasciati all'Accademia dall'Avvampato, l'inventario non è stato finora rintracciato.

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1601

Ripresa attività Diario Ripieno

Ripresa attività Diario Ripieno


Dopo una fase di interruzione delle attività della Crusca, dovuta probabilmente alla sospensione dell'attività lessicografica e all'epidemia di peste che colpì Firenze dal 1930 al 1633, una ripresa si ebbe nel 1640. Il 25 novembre di quell'anno, infatti, si ebbe una riunione presso la casa di Piero de' Bardi, dove venne deciso di eleggere un «dittatore» nella persona di Lionardo Dati, che ebbe tra i vari compiti quello di cercare una residenza per l'Accademia. Fu per questo fine che Dati si occupò di rinvenire le varie «masserizie» della Crusca, che si trovavano collocate in diversi e disparati luoghi, per riunirle tutte nella nuova sede. Di quelle che si riuscì a recuperare viene riportato un elenco nel diario accademico, all'interno del quale si trovano indicati anche «alcuni libri stampati, e a penna». Si tratta di quel fondo librario, o almeno una parte di esso, che si era formato fin dalla fondazione dell'Accademia e che faceva ormai parte del patrimonio della Crusca.

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1640

Inventario dei mss. (1640-1676)

Inventario dei mss. (1640-1676)


cm 30,6×21,7, 4 cc., non numerate

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1640

Canto al Magistrato

Canto al Magistrato


Dopo una fase di interruzione delle attività della Crusca, coincidente tra l’altro con la peste che colpì Firenze tra il 1630 e il 1633, l’Accademia ebbe una nuova sede nei pressi di Orsanmichele, al canto al Magistrato, composta da due stanze, «che una alle tornate, e ragionamenti; l’altra a gli studi fu destinata». Come era già successo in passato, gli accademici decisero di tassarsi e di versare 10 lire all’accademico Vincenzo Barducci, nominato in quell’occasione tesoriere. La prima riunione si ebbe il 15 marzo 1641.

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1641

Via Pandolfini

Via Pandolfini


L’esigenza di trasferirsi in una zona più centrale della città portò gli accademici ad un nuovo cambio di residenza. La nuova sede, come testimonia il Diario del Ripieno, fu posta in una nuova stanza «così capace, e si luminosa, che per essere in luogo vicino a tutti’ negozi, niuno può avere scusa del non venire», situata tra il palazzo del Bargello e il canto de’ Pazzi.

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1641

Palazzo dello Studio fiorentino

Palazzo dello Studio fiorentino


Almeno a partire dal 3 agosto 1650 gli accademici si riunirono in una residenza sita in via dello Studio, alla quale tra il 1713 e il 1714 fu annessa una nuova stanza «per custodirvi i libri, e le scritture della medesima». La stanza, di proprietà del senatore Francesco Gianni, fu tenuta in affitto dalla Crusca fino al gennaio del 1784.

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1650

Inventario topografico (1691-1722)

Inventario topografico (1691-1722)


cm 29,2×20,5, 4 cc., non numerate

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1691

Apposita stanza per la Biblioteca Diario Informe

Apposita stanza per la Biblioteca Diario Informe


Per le prime sedi occupate dalla Crusca dalla fondazione al 1641 (in piazza Peruzzi, in piazza San Biagio, al canto al Magistrato e in via Pandolfini) non si ha notizia di locali adibiti a biblioteca. In un palazzo di via dello Studio, nel quale la Crusca aveva sede almeno dal 1650, venne ricavato nel 1697 un piccolo ambiente «per ivi tenere, e libri, e scritture, e l'altre cose, e per potere più comodamente fare i soliti studii». Risale poi al secondo decennio del Settecento, precisamente tra il 1712 e il 1713, durante l'arciconsolato di Ferrante Capponi, la notizia di una apposita stanza dedicata alla raccolta libraria: «Nel tempo dell'arciconsolato fin qui descritto fu fatta la nuova stanza, che si vede annessa a quella dell'Accademia, per custodirvi i libri, e le scritture della medesima. L'altezza reale del serenissimo granduca si degnò di ordinare, che l'ufizio delle Decime Ecclesiastiche prendesse a pigione la casa de' signori Gianni posta allato alla casa dello Studio, e che di questa, subaffittando il rimanente, consegnata all'Accademia senz'alcun peso di pigione la stanza ad essa contigua; siccome fu eseguito».

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1712

Inventario del 1728

Inventario del 1728


cm 21,9×16,5, unico fascicolo di 12 cc., non numerate (di cui 7 bianche)

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1728

Catalogo del 1747

Catalogo del 1747


cm 28,6×19,9×3,4, 194 pp. (di cui 9 bianche) e 19 pp. Non numerate bianche.

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1747

Motu proprio

Motu proprio


All'interno del suo programma di razionalizzazione delle istituzioni culturali fiorentine, il granduca Pietro Leopoldo, con motu proprio del 7 luglio 1783, volle sopprimere tre storiche accademie, quelle degli Apatisti, la Fiorentina e quella della Crusca, per incorporarle nella nuova Accademia Fiorentina, detta Accademia Fiorentina seconda, la cui apertura venne fissata per il novembre dello stesso anno. L'Accademia Fiorentina venne unita alla Biblioteca Magliabechiana, dove si tennero le riunioni. In conseguenza di ciò, nella Magliabechiana andarono a confluire tutti i fondi appartenenti alle tre accademie.

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1783

Inventario dei beni

Inventario dei beni


In vista del trasferimento presso la Magliabechiana, il 22 luglio 1783 venne redatto un inventario dei beni della Biblioteca della Crusca. Questo documento ci permette di sapere che vi era stanza destianata ad ospitare la biblioteca dotata di vari «armadini» e di un fondo librario non del tutto esiguo.

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1783

Biblioteca Magliabechiana

Biblioteca Magliabechiana


Con il motu proprio di Pietro Leopoldo del luglio del 1783, che portò all’accorpamento delle tre accademie della Crusca, degli Apatisti e Fiorentina, una nuova sede si ebbe presso la Biblioteca Magliabechiana, dove furono «incorporati tutti i fondi appartenenti alle tre accademie». Fino alla ricostruzione napoleonica, sarà questa la sede di incontro degli accademici.

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1783

Ricostituzione dell’Accademia

Ricostituzione dell’Accademia


Con un decreto del 19 gennaio 1811, e probabilmente su suggerimento di Neri Corsini e Louis Fontanes, Napoleone ristabilì l'Accademia, conferendole quale fine primario la compilazione del Vocabolario.

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1811

Catalogo post soppressione napoleonica

1811

Lessi, Giovanni <1743-1817>

1812

Progetto di unione con la Biblioteca Riccardiana

Progetto di unione con la Biblioteca Riccardiana


Nei primi anni di vita della Biblioteca all'indomani della ricostituzione prese avvio l'ipotesi, poi mai concretizzatasi, di ottenere in custodia la Biblioteca Riccardiana, che in quegli anni rischiava la dispersione. L'obiettivo fu quello, come testimonia una lettera di Lorenzo Collini del 1812 indirizzata al Ministero dell'Interno e al Prefetto del Dipartimento dell'Arno, di costituire «un corpo di libri meritevole della venerazione e dell'affluenza degli studiosi». Pur avendo avuto con la Riccardiana un rapporto privilegiato, condividendone tra l'altro la sede dal 1817 al 1865 e dal 1914 al 1938 presso il Palazzo Riccardi di Firenze, il suo patrimonio non andrà mai a confluire presso quello della Crusca.

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1812

Documenti su opere provenienti dalle soppressioni napoleoniche

Documenti su opere provenienti dalle soppressioni napoleoniche


In seguito alle confische provenienti dalle soppressioni conventuali di età napoleonica, avvenute nell’aprile 1812, il patrimonio della Biblioteca si arricchì di circa 2.500 volumi appartenenti in origine ai principali conventi del Dipartimento dell’Arno (soprattutto dalla Santissima Annunziata, da Santa Maria Novella, da Santa Maria Assunta alla Badia fiorentina, da San Salvatore in Ognissanti e da Santo Spirito, ma anche, tra gli altri, dall’Abbazia di Santa Maria a Vallombrosa e da San Lodovico a Montevarchi).

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1812

Regolamento, articolo sugli Uffizi del Bibliotecario

Regolamento, articolo sugli Uffizi del Bibliotecario


All'indomani dela ricostituzione della Crusca, la prima notizia relativa alla biblioteca si trova nel verbale della seduta accademica del 1 aprile 1812, nella quale viene eletto accademico bibliotecario Giovanni Lessi. Il primo esplicito riferimento, però, alla Biblioteca si rintraccia nelle Costituzioni per il Regolamento interno dell'Accademia della Crusca, la cui redazione fu conclusa nel giugno del 1812, ma che furono approvate nel maggio 1813. Nel capitolo dedicato agli Uffizi del Bibliotecario si legge: «Il biblotecario custodirà e terrà in buon ordine la Libreria dell'Accademia, la fornirà in mano in mano de' libri necessari agli studi degli Accademici, e ne terrà esatto Catalogo».

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1813

Convento di Santo Spirito

Convento di Santo Spirito


Dopo una fase di transizione che vide gli accademici riunirsi in diverse istituzioni fiorentine e case private (sala del Consiglio di Prefettura, sala del Comune del Buon Umore, casa del presidente Pietro Ferroni, sala dei Georgofili), una nuova sede si ebbe in seguito alla soppressione dei conventi di età napoleonica (1808-1812). Alla Crusca venne destinato il convento degli agostiniani di Santo Spirito e la prima seduta potè svolgersi il 16 novembre 1813. Tuttavia, già nell’ottobre del 1814, in seguito alla politica di ripristino dei conventi soppressi, all’Accademia fu richiesto di restituire il convento di Santo Spirito; quindi la Crusca, privata di questa sede, ottenne ospitalità all’Accademia dei Georgofili dal giugno 1816 all’aprile 1817.

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1813

Palazzo Riccardi

Palazzo Riccardi


Le adunanze accademiche si svolsero nel Palazzo Riccardi solo a partire dal 29 aprile 1817, anche se la Biblioteca vi era stata trasferita già dal 1816. Il Palazzo Riccardi diverrà fino al 1865 la sede della Crusca, che per quarantotto anni fu ritenuto degno e consono alle esigenze degli Accademici.

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1817

Fontani, Francesco <1748-1818>

1818

Relazione del Fontani

Relazione del Fontani


Di particolare interesse per conoscere la situazione della Biblioteca all'inizio dell'Ottocento è una relazione redatta dall'accademico bibliotecario Francesco Fontani del 1818. Nella relazione Fontani informa, con queste parole, gli accademici sullo stato in cui versa la biblioteca, sottolineando in particolare l'assenza di un catalogo dei volumi: «Questa casuale collezione di libri primieramente manca affatto d'un indice, e trovandosi inoltre situata in scaffali senza alcun'ordine, ed unicamente secondo il sesto ed altezza, è duopo che mi siano date delle braccia con le quali io possa liberarmi da certa meccanica fatica, senza cui sarebbe impossibile di venire a capo di formare effettivamente il catalogo».

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1818

Rigoli, Luigi <1763-1832>

1819

Acquisti dal libraio Gaspero Ricci

Acquisti dal libraio Gaspero Ricci


cm 30,1×21, 2 cc., numerate modernamente a matita 441 e 442

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1821

Follini, Vincenzio <1759-1836>

1822

Fiacchi, Luigi <1754-1825>

1824

Bencini, Gaspero <1775-1847>

1829

Gelli, Tommaso <1786-1859>

1833

Catalogo alfabetico (post 1833)

Catalogo alfabetico (post 1833)


cm 46×31,6×2, 57 cc. non numerate (di cui 7 bianche)

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1833

Catalogo alfabetico del 1838

Catalogo alfabetico del 1838


cm 47,2×32,3, 2 voll.

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1838

Ciampolini, Luigi <1786-1846>

1839

Catalogo dei mss. cit. nel Vocabolario (1841-1862)

Catalogo dei mss. cit. nel Vocabolario (1841-1862)


cm 31,7×21,4, 6 cc., non numerate (di cui 3 bianche)

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1841

Targioni Tozzetti, Antonio <1785-1856>

1845

Salvi, Donato <1784-1864>

1848

Bonaini, Francesco <1806-1874>

1851

Registro delle Opere

Registro delle Opere


cm 35×23, 6×5, 1, cc. 274 non numerate (di cui 231 bianche).

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1852

Brucalassi, Antonio <1797-1866>

1854

Zannoni, Antonio <1820-1865>

1858

Tortoli, Giovanni <1832-1914>

1864

Inv. dei mss. tornati dalla Magliabechiana (1865?)

Inv. dei mss. tornati dalla Magliabechiana (1865?)


cm 31,1×21,6×0,5, 8 cc. numerate con numeratore 1-7, a partire dalla seconda c.

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1865

Inventario dei mss. (1865?)

Inventario dei mss. (1865?)


cm 31,1×21,6×0,5, 7 cc., numerate con numeratore 8-14

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1865

Rigutini, Giuseppe <1829-1903>

1866

Convento di San Marco

Convento di San Marco


In seguito alla designazione di Firenze quale capitale del Regno d’Italia, il Ministero dell’Interno richiese alla Crusca la cessione della sede di palazzo Riccardi e affidò quale nuova residenza alcuni locali del convento di San Marco (con accesso da via della Dogana). La prima seduta si tenne il 20 giugno 1866, ma già dopo cinque anni gli Accademici iniziarono a cercare una nuova sede, prendendo in considerazione varie alternative che fossero più convenienti «per centralità, vicinanza alle biblioteche e benefizio di luce». Non riuscendo a trovare una nuova sede, nel 1879 l’Accademia riuscì a ottenere nuovi locali, le stanze cosiddette del Noviziato, poste al primo piano del Convento, che permisero agli accademici di usufruire di ben sedici stanze (dalle sei precedenti). La consegna di queste stanze, seguita da importanti lavori di ristrutturazione del complesso, fu vissuta in Accademia come un vero e proprio cambio di sede. In questi anni la Biblioteca era situata in un corridoio, al quale si accedeva da una vetrata e dove era stato anche aperto un terrazzino. Una seconda stanza, chiamata “Piccola libreria”, riuniva le opere che dovevano essere consultate più frequentemente dai compilatori del Vocabolario.

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1866

Documenti su opere provenienti dalle soppressioni post unitarie

Documenti su opere provenienti dalle soppressioni post unitarie


A partire dalla seconda metà dell'Ottocento la Biblioteca conobbe un forte sviluppo anche grazie all’arrivo nel 1867 di opere dalla Santissima Annunziata, e cioè in seguito alle soppressioni conventuali post-unitarie.

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1867

Fondo Citati

Fondo Citati


Nel fondo si trovano raccolte le opere citate nelle cinque edizioni del Vocabolario degli Accademici della Crusca. Nonostante la presenza di alcuni testi citati attestata in Accademia fin dal Seicento, risale all'ultimo quarto dell'Ottocento la costituzione di un fondo all'interno del quale vennero raccolti tutti i citati . Inoltre, la prima testimonianza di una «stanza dei Citati» si data al novembre 1899, quando l'Accademia aveva sede nel convento di San Marco, e la si ritrova in una lettera dell'impiegato della Crusca Pilade Alessandri all'accademico bibliotecario Antonio Virgili, nella quale riporta un resoconto dei lavori da lui eseguiti: «Ho compiuto l'onorevole incarico del riscontro dei libri della biblioteca, libreria e stanza dei Citati, che l'Accademia con deliberazione del 12 settembre passato prossimo si degnò affidarmi, su proposta della signoria vostra eccellentissima». Almeno dal 1899, dunque, i testi di lingua citati dagli accademici nel Vocabolario sono stati conservati in un apposito locale a loro dedicato.

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1873

Catalogo alfabetico del 1873

Catalogo alfabetico del 1873


cm 46,9×33,5×5,8, 3 voll.

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1873

Lascito di Gino Capponi

Lascito di Gino Capponi


Nella seduta del 28 marzo 1876, l'arciconsolo Augusto Conti comunicò ai colleghi la volontà testamentaria di Capponi di donare alla Crusca parte della sua biblioteca. Dopo una prima selezione effettuata da Giuseppe Rigutini sulla base del catalogo della biblioteca di Capponi, Augusto Conti, Cesare Guasti e lo stesso Rigutini si occuparono dell'individuazione di cento volumi utili all'attività dell'Accademia. Il 19 maggio avvenne la consegna da parte degli eredi delle edizioni scelte e la donazione riguardò per la maggior parte testi di lingua e classici, per un totale di trentasei opere per cento volumi.

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1876

Catalogo topografico dei mss. (post 1879)

Catalogo topografico dei mss. (post 1879)


cm 30,7×21,4, fasc. di 4 cc. non numerate (di cui una bianca).

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1879

Catalogo topografico dei mss. (post 1884)

Catalogo topografico dei mss. (post 1884)


cm 31,3×22, 6 cc. non numerate (di cui 1 bianca).

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1884

Lascito di Luigi Maria Rezzi

Lascito di Luigi Maria Rezzi


Rezzi lasciò in eredità all'esecutore testamentario Giuseppe Cugnoni, che poi si rivolse alla Crusca, la propria collezione di quadri, libri e una somma di denaro per l'istituzione di un premio letterario. Dunque ottantaquattro opere, distribuite in 174 volumi, entrarono a far parte del patrimonio della Crusca e il catalogo relativo fu compilato nel 1889 dal copista Trofimo Querci.

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1889

Scheda per la Statistica delle Biblioteche

Scheda per la Statistica delle Biblioteche


Nel 1894, a cura dell'accademico Giuseppe Rigutini, viene pubblicata una scheda sulla Biblioteca dell'Accademia della Crusca all'interno della Statistica delle Biblioteche edita a Roma dalla Ministero di agricoltura, industria e commercio.

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1894

Antonio Virgili <1842-1915>

1897

Lascito di Pietro Dazzi

Lascito di Pietro Dazzi


Dopo la proposta fatta nel 1912 da Carlo del Lungo e Fortunato Fontani di acquisire la biblioteca di Pietro Dazzi, i libri giunsero materialmente in Accademia soltanto nel 1925. Questo nucleo, pur non andando a costituire un fondo speciale, presenta sui singoli volumi l'ex libris: «Dono degli eredi Dazzi».

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1912

Catalogo della “Bibliotechina” (1912-1939/1940)

Catalogo della “Bibliotechina” (1912-1939/1940)


cm 31,5×22,6×2,1, cc. 93 non numerate (di cui 48 bianche).

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1912

Palazzo Riccardi

Palazzo Riccardi


Dal 1911 fu ancora una volta sentita l’esigenza di stabilirsi in una nuova sede, che fu più tardi individuata nella precedente residenza di Palazzo Riccardi, all’interno del quale l’Accademia si trasferì nel 1914. Furono necessari interventi di varia natura, tra cui la realizzazione di nuove scaffalature per la Biblioteca. In quegli anni e fino al 1939, quando l’Accademia fu provvisoriamente trasferita a Palazzo Pucci, i locali della Biblioteca erano disposti in tre stanze.

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1914

Guido Biagi <1855-1925>

1915

Catalogo fondi Capponi, Rezzi e “Citati” (post 1921)

Catalogo fondi Capponi, Rezzi e “Citati” (post 1921)


cm 41,4×30,2×4,7, cc. 250 cc. non numerate (di cui 224 bianche) + c. 1 non numerata alleg.

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1921

Mario Casella bibliotecario

Mario Casella bibliotecario


Mario Casella (1886-1956) venne nominato bibliotecario della Crusca nel 1926, con l'obiettivo di coordinare il lavoro di riordino della Biblioteca. Dell'attività di Casella vanno ricordati i lavori della «Commissione straordinaria per il riordinamento della Reale Accademia della Crusca», nominata nel 1942 dal ministero dell'Educazione nazionale per procedere ad una nuova riforma dell'Accademia, e la stesura di una corposa relazione sullo stato della biblioteca del 1943.

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1926

Lascito di Flaminio Pellegrini

Lascito di Flaminio Pellegrini


Tra il 1928 (anno della morte di Pellegrini) e il 1933 giunsero in Accademia i libri. Al momento dell'ingresso di quest libri, un catalogo e un inventario non furono redatti e parte di questi volumi sono oggi presenti nell'attuale Sezione Dantesca (riconoscibili tramite l'ex libris «Ente Vocabolario Crusca. Dono Flam. Pellegrini»).

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1928

Cat. edizioni citate nel Vocabolario (post 1929)

1929

Catalogo a schede (post 1929)

Catalogo a schede (post 1929)


cm 311×107,6×58,5, cassetti 1-5

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1929

Palazzo Pucci

Palazzo Pucci


Un trasferimento provvisorio dell’Accademia si ebbe a Palazzo Pucci almeno a partire dal febbraio del 1938. Le stanze occupate nel palazzo non erano però adeguate alle esigenze di spazio della Crusca dato che la maggior parte dei volumi della biblioteca e «tutto il fondo del Vocabolario» non si erano potuti sistemare nella nuova sede e si trovavano ancora in un magazzino di Palazzo Riccardi. Così, nel giugno del 1940, la sede dell’Accademia fu spostata nel palazzo dei Giudici.

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1939

Palazzo dei Giudici

Palazzo dei Giudici


Anche grazie all’interessamento dell’accademico Giovanni Gentile, nel giugno del 1940 la sede dell’Accademia fu spostata nei locali posti al secondo piano del palazzo dei Giudici, e la prima seduta si ebbe il 7 dicembre 1940. Dopo diversi anni dal trasferimento si pensò alla necessità di trovare una nuova sede, necessaria anche perché non si disponeva di locali ad uso magazzino per la biblioteca. A partire dalla metà degli anni Sessanta, e in particolare su spinta del presidente Giacomo Devoto e dell’accademico segretario Giovanni Nencioni, vennero avviate le trattative con la Soprintendenza ai Monumenti di Firenze per il trasferimento presso la villa medicea di Castello, che si concretizzò soltanto nel 1974.

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1940

Catalogo di mss., incunaboli e cinquecentine (1943)

Catalogo di mss., incunaboli e cinquecentine (1943)


cm31,3×12,2×1,3, 50 cc., non numerate (di cui 35 bianche).

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1943

Nuovo ordinamento della Biblioteca per sezioni

Nuovo ordinamento della Biblioteca per sezioni


Tra le numerose attività che hanno caratterizzato la vita della biblioteca durante gli anni Sessanta va ricordata la messa a punto di un nuovo ordinamento della Biblioteca, in particolare con la creazione di nuove sezioni bibliografiche, tuttora attive. Difatti, durante gli anni Sessanta, cioè quando l'Accademia recuperò l'attività lessicografica e la rifondò con criteri moderni, si ritenne necessario ricostituire la Biblioteca organizzandola in sezioni e dotandola di un nuovo catalogo, per renderla strumento adeguato alla compilazione del nuovo Vocabolario.

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1960

Fondo Pietro Pancrazi

Fondo Pietro Pancrazi


Nel febbraio 1961 l'accademico Contini comunica ai colleghi, in una seduta del consiglio direttivo, l'intenzione del socio Mattioli di donare all'Accademia la parte sostanziale della biblioteca di Pietro Pancrazi; le trattative si concludono solo nel 1965, quando la biblioteca viene trasferita in un locale dell'Accademia appositamente predisposto nell'allora sede di Palazzo dei Giudici.

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1965

Catalogo a schede (post 1972)

1972

Catalogo a schede (1972-1975)

1972

Villa medicea di Castello

Villa medicea di Castello


Dopo i lavori di restauro avviati nel 1965 e conclusi nel 1974 sotto la direzione dell’architetto Cirano Fei, l’Accademia fu trasferita presso la villa Medicea di Castello. Il trasferimento avvenne in più tempi: l’Ufficio lessicografico risultava nella villa nel novembre 1972, la prima seduta del Consiglio si svolse il 20 febbraio 1974, ma la consegna formale all’Accademia da parte dell’Ufficio erariale avvenne solo nel maggio del 1977. La villa medicea, conosciuta anche come villa reale di Castello, è tuttora la sede dell’Accademia ed è stata sottoposta tra il 2008 e il 2010 a ingenti lavori di ristrutturamento e adeguamento funzionale.

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1974

Fondo Bruno Migliorini

Fondo Bruno Migliorini


Nel novembre 1975, a cinque mesi dalla morte dell'accademico Migliorini, il presidente Nencioni comunica ai colleghi, in una seduta del consiglio direttivo, la decisione della famiglia di vendere la biblioteca personale del loro congiunto all'Accademia; la stima della raccolta, eseguita da Luigi Crocetti, soprintendente ai beni librari della Regione Toscana nel dicembre dello stesso anno, comprensiva dei libri e degli schedari dello studioso, ammonta a lire 43 milioni. Della collocazione e sistemazione del fondo si occupa un'apposita commissione, composta dagli accademici d'Arco Silvio Avalle, Arrigo Castellani e Domenico De Robertis, con la collaborazione di Clotilde Barblan, bibliotecaria, e di Renzo Romanelli, consulente dell'Accademia. L'inaugurazione della biblioteca Migliorini si svolge il 18 dicembre 1976.

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1976

Fondo Francesco Pagliai

Fondo Francesco Pagliai


Nel luglio 1968 Pagliai offre alla Crusca la propria raccolta foscoliana, con la condizione di poterne disporre liberamente, anche a titolo di prestito e con la richiesta che la catalogazione, ancora da eseguire, abbia, in un primo tempo, carattere privato e riservato. nel febbraio 1969 l'Accademia, vista la complessità del riconoscimento giuridico della donazione, preferisce non perfezionare legalmente tale donazione; nel maggio dello stesso anno viene quindi nominata un'apposita commissione, composta dagli accademici Mastrelli, Santoli e dal consulente Romanelli, per definire un'approssimativa valutazione della raccolta, ma non si arriva ad alcuna conclusione, nonostante una nuova proposta dello stesso Pagliai nel 1974. Dopo la moorte del Pagliai, la sua biblioteca giunge in Accademia, per volontà della famiglia, nel gennaio 1977.

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1977

Fondo Alberto Chiari

Fondo Alberto Chiari


Nel 1997, l'offerta in vendita da parte del Chiari della sua biblioteca personale (specializzata in opere di letteratura italana, testi e critica, relative ai maggiori trecentisti e al Manzoni) non viene accettata dall'Accademia per difficoltà legali e finanziarie. Nel 1989 il Chiari decide allora di donare alla Crusca solo una parte dei suoi libri, decisione che viene formalizzata ufficialmente nel 1992.

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1992

Automazione

Automazione


L'avvio della gestione informatica è una indiretta conseguenza dell'interessamento di Indro Montanelli e del suo giornale all'inizio degli anni Novanta nei confronti dell'Accademia. Da quella campagna di stampa nacque, artefici Giovanni Nencioni e Severina Parodi, il periodico «La Crusca per voi». Il clamore rafforzò l'interessamento delle autorità pubbliche e si concretizzò in un finanziamento destinato in parte alla modernizzazione informatica della Biblioteca. Dal 1 gennaio 1993 le nuove accessioni vengono così catalogate con il sistema di automazione Aleph 300.

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1993

Unione dei cataloghi corrente e retrospettivo nel catalogo in linea

Unione dei cataloghi corrente e retrospettivo nel catalogo in linea


Il progetto Catalogo unificato ha riunito le due banche dati presenti nell'OPAC della Biblioteca, quella con i record derivanti dalla catalogazione corrente a partire dal 1993 e quella con i record derivanti dal recupero informatico del catalogo cartaceo. La fusione in un'unica banca dati ha comportato sia un'imponente revisione preliminare dei principali punti di accesso ai record (autori, titoli, soggetti, collocazioni) sia la verifica di particolari tipologie di descrizioni bibliografiche. Tutto ciò ha permesso (compatibilmente con la mole dei dati estratti: oltre 300.000 voci) di eliminare molti errori e uniformare i dati, che erano molto eterogenei perché derivavano da banche dati esterne. Contemporaneamente è stata ridefinita la visualizzazione delle descrizioni bibliografiche e riprogettata la pagina d'accesso al nostro catalogo in linea. Grazie al progetto, finanziato dall'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, è possibile ora accedere all'intero patrimonio della Biblioteca con la consultazione di un'unica banca dati. Oltre all'evidente vantaggio per l’utente, il catalogo unificato può essere gestito e aggiornato con maggiore facilità.

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1993

Biblioteche speciali

Biblioteche speciali


Dal 1998 al 2001 la Biblioteca e l'Archivio storico dell'Accademia della Crusca hanno partecipato, insieme ad altre tre istituzioni culturali fiorentine (Istituto e Museo di Storia della Scienza (oggi Museo Galileo), Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento, Società Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino) al progetto denominato Biblioteche Speciali. Il progetto, voluto e finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e coordinato dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, ha coinvolto le quattro istituzioni in una collaborazione triennale per l'incremento delle collezioni librarie e per la realizzazione di strumenti bibliografici specialistici. Realizzazioni dell'Accademia della Crusca: acquisto e catalogazione di opere; completamento e integrazione dei propri fondi librari nei settori della linguistica e della storia della lingua italiana con l'acquisto di monografie e riviste straniere, dizionari di antiquariato e opere multimediali; spoglio di riviste; spoglio integrale di 21 periodici italiani di interesse linguistico, per un totale di 23.604 record bibliografici. Sono stati catalogati 20.500 articoli e recensioni che coprono un arco di tempo dal 1873 al 1999, e integrati con le segnalazioni bibliografiche apparse sugli stessi periodici. I record sono consultabili sia nel catalogo generale della Biblioteca che in una base separata: La Fabbrica dell'Italiano. Cinque secoli di strumenti.

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1998

Recupero retrospettivo

Recupero retrospettivo


Il recupero retrospettivo del catalogo della Biblioteca è stato finanziato dall'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, all'interno di un progetto che ha consentito anche la realizzazione di una rete informatica (LAN a cablaggio strutturato con 48 punti-rete) e l'acquisto di adeguate attrezzature. Il progetto di recupero del catalogo ha riguardato le schede delle opere entrate in Biblioteca prima del 1993; da quella data infatti le nuove accessioni sono state catalogate informaticamente con il sistema Aleph. Il progetto ha preso avvio nell'autunno 1999, attraverso il recupero da banche dati esterne (Bibliografia Nazionale Italiana e OCLC, On-line Computer Library Center) e, dove questo non sia stato possibile, attraverso la ridigitazione manuale delle schede stesse. Oggi tutti i record relativi al patrimonio della Biblioteca sono consultabili nel catalogo via web.

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1999

La Fabbrica dell'Italiano

La Fabbrica dell'Italiano


La Fabbrica dell'Italiano è un archivio digitale integrato consultabile in rete, costituito a partire dal ricco patrimonio bibliotecario e archivistico custodito presso l'Accademia della Crusca: dalla banca dati degli oltre duemila dizionari a quella, parallela, delle quasi quattrocento grammatiche; dalla catalogazione dei centosettanta manoscritti giunti in Crusca per i concorsi letterari banditi nell'Ottocento, alla lemmatizzazione dei novemila termini tecnici raccolti dal cardinale Leopoldo de' Medici. L'archivio digitale offre anche l'opportunità di consultare una scheda per ciascun accademico, dalla fondazione al 2001, lo spoglio dei verbali dell'Accademia dal 1588 al 1964 ed è integrato da ogni utile riferimento bibliografico e iconografico e da molteplici estensioni ipertestuali.
Link: http://193.205.158.216/fabitaliano2/

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2001

Fondo dei Citati

Fondo dei Citati


La banca dati del Fondo dei Citati della Biblioteca dell'Accademia della Crusca è stata realizzata all'interno del progetto Valorizzazione e conservazione del Fondo dei Citati. Il Fondo è costituito dalle 1.684 edizioni che si trovano citate nelle cinque impressioni del famoso Vocabolario (1612, 1623, 1691, 1729-38, 1863-1923). Questa collezione raccoglie dunque quei testi che, nel corso dei secoli, gli Accademici della Crusca selezionarono per fondare sul loro contenuto linguistico il tesoro lessicale di quella che di volta in volta identificarono e certificarono come "lingua italiana". La presente banca dati rappresenta un indispensabile strumento di consultazione e di ricerca per conoscere in maniera approfondita questa collezione unica al mondo. A partire dalla catalogazione informatica delle opere e dalla digitalizzazione di oltre 12.000 pagine si è potuto costituire questo archivio digitale che permette, attraverso diversi canali di ricerca, la visualizzazione dei record bibliografici presentati in vari formati e con il corredo delle immagini di frontespizi, di pagine postillate e con le note manoscritte e di ritratti.
Link: http://www.citatinellacrusca.it/

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2003

Fondo Gabriella Giacomelli

Fondo Gabriella Giacomelli


La comunicazione della donazione di gran parte della biblioteca della socia corrispondente Giacomelli, per il tramite del socio dell'Accademia Luciano Agostiniani, viene data dall'accademica Teresa Poggi Salani nel collegio del marzo 2003. Dopo quella data, in seguito ad un apposito finanziamento si procede all'inventariazione e catalogazione informatica del fondo.

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2003

Valorizzazione del fondo delle riviste italiane

Valorizzazione del fondo delle riviste italiane


La sezione dei periodici, una fra le più cospicue all’interno della Biblioteca, costituisce uno strumento essenziale per l’aggiornamento puntuale degli studiosi italiani e stranieri che frequentano l’Accademia. La sezione era già stata in parte oggetto di approfondimento con lo spoglio integrale di ventuno riviste italiane rappresentative delle varie discipline dell’italianistica e della linguistica italiana. Il progetto, che si è svolto dal novembre 2003 al maggio 2004 grazie ad un tirocinio di 500 ore all’interno della Convenzione tra la Regione Toscana e l’Università degli studi di Firenze, ha avuto lo scopo di rendere maggiormente fruibile l’importante collezione dei periodici della biblioteca, limitatamente a quelli italiani, attraverso la ricatalogazione, controllo dei dati locali e aggiornamento del posseduto. Il progetto ha previsto le seguenti fasi: addestramento del tirocinante al programma di catalogazione Aleph 500, nonché informazioni generali sulla collezione delle riviste (consistenza, caratteristiche e tipi di dati bibliografici presenti) ricatalogazione libro alla mano seguendo un tracciato tipo messo a punto precedentemente, e completando il record bibliografico con la descrizione semantica e i dati locali e la creazione dei legami d’autorità controllo sui fascicoli posseduti dalla biblioteca e creazione della nota di possesso con la segnalazione delle mancanze Alla fine del progetto sono quindi risultate completamente riordinate oltre 400 riviste italiane (466 record bibliografici in totale, fra riviste e opere collegate). Una revisione dei vari formati di visualizzazione dell’intero nostro catalogo in linea, attualmente in corso, migliorerà ulteriormente l’informazione già ora presente rendendo ancor più esplicite e di facile accesso le informazioni sulla collezione.

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2003

Lessicografia della Crusca in rete

Lessicografia della Crusca in rete


Con la Lessicografia della Crusca in Rete l’Accademia della Crusca pubblica sul web il contenuto delle cinque edizioni del Vocabolario degli Accademici. Il lavoro di informatizzazione, già realizzato per la prima edizione, è stato esteso alle successive tre (1623, 1691, 1729-1738), così da permetterne l'interrogazione in modo sistematico e rapido, con ricerche avanzate che consentono di selezionare sezioni specifiche di ogni edizione del Vocabolario (definizioni, esempi, parole greche e latine, forestierismi, locuzioni, proverbi, parole dell'uso vivo, fonti); ma anche di confrontare costantemente le diverse edizioni. Sarà così possibile seguire con precisione le tappe evolutive del lavoro lessicografico degli accademici e insieme i cambiamenti dell’italiano da loro registrati nel corso dei secoli. Il progetto prevede anche una banca dati per immagini delle cinque edizioni: le circa 20.000 pagine complessive potranno essere così "sfogliate" in rete come veri e propri volumi virtuali, ma si potrà anche accedere ai vari lemmi con un apposito motore di ricerca che individuerà automaticamente la pagina relativa alla parola ricercata, in una specifica edizione o in tutte, consentendo così ancora una volta un confronto proficuo per cogliere l’evoluzione delle singole voci dalla prima (1612) all'ultima edizione (1863-1923).
Link: http://www.lessicografia.it/index.jsp

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2004

Fonti descrittive e normative dell'italiano

Fonti descrittive e normative dell'italiano


La banca dati contiene la riproduzione digitale di determinate edizioni di opere con il fine di consentire allo studioso di ricostruire l'ambiente culturale e lo stato degli studi lessicali, grammaticali e filologici in momenti particolarmente significativi nella storia della lingua italiana. Sono presenti quattro nuclei fondamentali di testi: le grammatiche dell'italiano pubblicate dal XVI al XIX secolo; i testi di discussione linguistica intorno alla polemica anti-Crusca; le edizioni non ufficiali del Vocabolario degli Accademici della Crusca, in modo da completare il quadro digitale delle edizioni ufficiali già disponibili (http://www.lessicografia.it); la lessicografia ottocentesca.
Link: http://www.bdcrusca.it/

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2005

Fondo Severina Parodi

Fondo Severina Parodi


Grazie al tramite di Ada Braschi, amica e stretta collaboratrice di Severina Parodi, la Crusca viene in possesso, nel maggio 2005, di alcune opere della biblioteca della scomparsa studiosa, opere fino ad allora conservate nell'ultimo domicilio dell'accademica, in via del Romito a Firenze.

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2005

Catalogazione cinquecentine

Catalogazione cinquecentine


Il progetto, finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Regione Toscana (che ne ha curato anche il coordinamento), prevede la catalogazione delle edizioni del XVI secolo conservate nelle biblioteche toscane. Attualmente il progetto è in corso nelle biblioteche delle seguenti istituzioni: Accademia dei Fisiocritici, Accademia della Crusca, Circolo Giuridico dell’Università degli studi di Siena, Scuola Normale Superiore. Presso la Biblioteca dell’Accademia della Crusca sono conservate oltre 1.163 cinquecentine, per ciascuna delle quali è stato redatto un record bibliografico, compilato secondo gli standard RICA ed ISBD(A) ed in formato UNIMARC, al quale si può accedere dall'OPAC della Biblioteca. Per le edizioni di particolare rarità e pregio, è stata avviata inoltre una campagna fotografica relativa alla riproduzione di frontespizi, coperte, pagine illustrate o recanti note o timbri di appartenenza.

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2005

Fondo antico dei dizionari della Biblioteca dell’Accademia della Crusca Primo contributo per un progetto di restauro

Fondo antico dei dizionari della Biblioteca dell’Accademia della Crusca Primo contributo per un progetto di restauro


La Biblioteca dell’Accademia della Crusca possiede un prezioso e cospicuo fondo di oltre 2500 dizionari, all’interno del quale sono conservate opere lessicografiche relative alla lingua italiana, ai dialetti e a molte lingue straniere. Una significativa parte del fondo è costituita da opere antiche (circa 550 edizioni, per un totale di circa 700 unità fisiche, anteriori al 1900), fra cui le cinque impressioni ufficiali del Vocabolario degli accademici della Crusca e molte di quelle non ufficiali. Tali opere sono collocate nella sala di lettura in scaffali aperti e, seppur in discreto stato di conservazione, alcune di esse riportano danni meccanici piuttosto evidenti dovuti alla consultazione degli studiosi. La fase del Progetto formativo e di orientamento, che si è svolta nei mesi di gennaio e febbraio 2006 nell’ambito della convenzione stipulata con l’Università degli studi di Roma "Tor Vergata" (Corso di Laurea in "Metodi e tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni librari" - MeTeR), ha portato al monitoraggio accurato della quasi totalità del fondo antico dei dizionari (584 unità fisiche). È stata così compilata una scheda (cartacea e/o on line) in cui, oltre all’esatta identificazione del manufatto, sono state soprattutto descritte le condizioni e gli eventuali danni riscontrati a vista (meccanici, fisici, biologici e chimici): questa descrizione, insieme a altri dati presenti nella scheda, è stata poi riportata all’interno del record bibliografico dell’opera nel catalogo on line (campo 318 di Unimarc), così come già delineato con il sopralluogo e il restauro eseguiti all’interno del progetto Valorizzazione e conservazione del Fondo dei Citati. Per facilitare le suddette operazioni è stato realizzato un programma specifico a cura di Roberto Leoni, uno dei tirocinanti: grazie alle sue competenze informatiche, ed alla disponibilità di Rossella Bigonzi, è stato realizzato il software CoLibri (versione 1.0), un programma che permette, oltre alla compilazione delle schede descrittive e la loro modifica ed aggiornamento, la ricerca sui dati immessi e la compilazione automatica di un campo nota da riportare, attraverso una specifica funzione di importazione/esportazione, nel campo 318 di Unimarc del nostro catalogo on line. L’insieme delle schede così realizzate ha costituito la base per la redazione di un primo progetto di conservazione e restauro relativo al fondo antico dei dizionari.

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2006

Fondo Giovanni Nencioni

Fondo Giovanni Nencioni


La presidente della Crusca Nicoletta Maraschio riferisce ai colleghi in una seduta del Consiglio del 9 dicembre 2008 la volontà dell'accademica Paola Barocchi di donare una parte della biblioteca di Nencioni alla Crusca (nello specifico le opere di linguistica e storia della lingua italiana) e una parte alla Scuola normale superiore di Pisa.

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2008

Le Cinquecentine della Crusca

Le Cinquecentine della Crusca


La banca dati mette a disposizione degli studiosi la preziosa raccolta di opere del XVI secolo, costituita da 1.132 edizioni, conservate nella biblioteca accademica. La riproduzione integrale di un cospicuo numero di volumi inerenti gli specifici settori d'interesse dell'Accademia della Crusca e l'acquisizione digitale di pagine significative di tutti gli esemplari (frontespizio, colophon e pagine con note di provenienza), per un totale di circa 52.400, è finalizzata alla valorizzazione e tutela del patrimonio librario di un significativo periodo nella storia della stampa e della cultura.
Link: http://www.cinquecentine-crusca.org/

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2010

La Scuola senese

La Scuola senese


Il progetto si propone di illustrare un periodo di particolare interesse per la storia della lingua italiana. Creatasi a Siena all'inizio del Cinquecento, la Scuola senese, fra i cui rappresentanti spiccano Claudio Tolomei, Bellisario Bulgarini, Adriano Politi, Celso Cittadini, Scipione Bargagli e Girolamo Gigli, nasce e si sviluppa nel corso dei due secoli successivi con il preciso intento di difendere il primato della lingua senese su quella fiorentina. Un articolato percorso virtuale consente di navigare fra i testi che hanno contraddistinto questa corrente, grazie ad una bibliografia delle fonti, ovvero dei testi editi a partire dal 1525, in parte acquisiti digitalmente (per un totale di circa 21.000 immagini), alle biografie relative agli esponenti della 'Scuola senese', a schede critico-informative sulle principali opere, nonché ad una bibliografia critica.
Link: http://www.opere-senesi.org/index.asp

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2010

La Fabbrica dell’Italiano in DVD

La Fabbrica dell’Italiano in DVD


Nel settembre 2011 è uscito il dvd La Fabbrica dell'Italiano: dizionari e grammatiche. Il dvd La Fabbrica dell’Italiano: dizionari e grammatiche riprende il progetto La fabbrica dell’italiano. Cinque secoli di strumenti, limitandone la banca dati alle due sezioni principali dei lessici e delle grammatiche, ma introducendo opportuni adeguamenti sia ai dati presenti che alle funzionalità di consultazione. Si tratta del vasto patrimonio (in misura considerevole antico) di dizionari e grammatiche presenti nelle due rispettive sezioni della Biblioteca dell’Accademia della Crusca (quasi 3000 edizioni). Per ciascuna opera sono a disposizione, oltre alla descrizione bibliografica, le immagine delle pagine più significative (frontespizio, introduzioni, indici e una sezione del lemmario). Per le opere che fanno parte della sezione speciale del corpus d’approfondimento è possibile consultare, oltre a una maggior numero di immagini, la trascrizione del testo grazie alla quale si possono fare ricerche trasversali sul corpus (ad esempio per lemma), una scheda informativa dell’opera e le notizie biografiche sull’autore.

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2011

Fondo Arrigo Castellani, l'Attardato

Fondo Arrigo Castellani, l'Attardato


La presidente della Crusca Nicoletta Maraschio dà notizia della donazione dei libri non antichi della Biblioteca di Castellani in una seduta del Consiglio del 22 giugno 2011.

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2012

Nuovo Soggettario della Biblioteca nazionale centrale di Firenze

Nuovo Soggettario della Biblioteca nazionale centrale di Firenze


Con la Convenzione stipulata nel gennaio 2012 l’Accademia della Crusca è diventata partner del progetto Nuovo Soggettario coordinato dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. La Crusca ha istituito un gruppo di lavoro misto (linguisti e bibliotecari) per favorire l’avvio e l’impiego del Nuovo soggettario nell’indicizzazione per soggetto dei propri fondi. Inoltre fornirà: consulenze sulla terminologia già presente nel Thesaurus, in particolare sull’inserimento di neologismi; proposte di terminologia di ambito linguistico (non ancora presente nel Thesaurus) già impiegata in passato dalla Biblioteca dell’Accademia nella catalogazione degli spogli italiani del settore; proposte di nuova terminologia individuata in fase di indicizzazione corrente.

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2012

Approvazione Norme per gli utenti della Biblioteca

Approvazione Norme per gli utenti della Biblioteca


La redazione delle norme per gli utenti della biblioteca risale al 2013; la loro approvazione è stata formalizzata nelle riunioni del Consiglio Direttivo del 9 aprile e 11 settembre 2013. Successive modificate sono state poi ratificate nelle riunioni del 7 marzo 2016 e del 24 aprile 2018.
https://accademiadellacrusca.it/it/contenuti/norme-per-gli-utenti/7143

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2013

La Biblioteca dell'Accademia della Crusca nel catalogo di Ateneo dell'Università di Firenze e adesione al Servizio Bibliotecario Nazionale

La Biblioteca dell'Accademia della Crusca nel catalogo di Ateneo dell'Università di Firenze e adesione al Servizio Bibliotecario Nazionale


Al fine di dare una visibilità sempre più ampia al proprio patrimonio bibliografico, nel corso del 2012, dopo un'approfondita indagine la Crusca ha deciso di aderire al Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) per il tramite del Polo dell'Università degli studi di Firenze, in collaborazione con la Biblioteca della Fondazione Ezio Franceschini e della Società Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino (SISMEL). In seguito a una convenzione firmata con l’Università, nel 2013 sono iniziate le operazioni che hanno portato all’integrazione del catalogo dell’Accademia con il catalogo di Ateneo. Il progetto, che ha visto la stretta collaborazione tra il personale bibliotecario e informatico dell’Accademia e quello del Sistema Bibliotecario di Ateneo, si è svolto a partire dal 2013 secondo i seguenti punti: 1) Migrazione dei 110.000 record della nostra Biblioteca nel catalogo di Ateneo (circa 87.000 record sono migrati tra il novembre 2013 e il febbraio 2014. Tali record riguardano monografie antiche (oltre 6.000) e moderne (circa 74.000), periodici (oltre 1.700) e altre tipologie di risorse documentarie (collane, CD-ROM e microfilm). Circa il 23% sono risultati già presenti, mentre il restante 77% risulta un arricchimento per il catalogo dell’Università); 2) operazioni di bonifica (tali operazioni, che hanno impegnato e impegneranno il personale della Biblioteca e del Sistema Bibliotecario di Ateneo dagli inizi del 2014, si rendono necessarie per ridurre al minimo l’inevitabile “rumore” prodotto dall’ingresso di una quantità così rilevante di dati all’interno del catalogo di Ateneo); 3) formazione del personale (a partire dal dicembre 2013 il personale della Biblioteca ha partecipato a delle giornate di formazione organizzate dal Sistema Bibliotecario di Ateneo e relative all’uso dei diversi moduli gestionali del sistema di automazione ALEPH (catalogazione, acquisizione, periodici). Una particolare cura viene dedicata al colloquio con SBN per la catalogazione partecipata); 4) “entrata in produzione” nel catalogo dell’Università (l’ordinaria attività di gestione automatizzata della Biblioteca è stata ripresa nel mese di aprile, in modo conforme alle procedure gestionali dell’Università). Le operazioni descritte riguardano l’ingresso della Biblioteca nel catalogo di Ateneo, primo passo indispensabile per il dialogo con SBN. A partire dal marzo 2014 sono iniziate le operazioni relative alla “localizzazione” dei nostri record in SBN. Per primi verranno localizzati i record che la Crusca ha in comune con l’Università (circa 20.000). Per rendere completo l’ingresso della Biblioteca della Crusca nel catalogo SBN si prevede un’immissione progressiva dei restanti record, attraverso procedure da impostare nel corso del 2014.

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2013

Gli incunaboli della Crusca

Gli incunaboli della Crusca


Il fondo degli incunaboli della Biblioteca dell'Accademia della Crusca si compone di 41 edizioni e la sua costituzione risale ai primi anni Settanta del secolo scorso. La riproduzione integrale di tutti gli esemplari, per un totale di circa 40.000 pagine, è finalizzata alla valorizzazione e tutela del patrimonio librario di un significativo periodo nella storia della stampa e della cultura.
Link: http://incunaboli.accademiadellacrusca.org/index.html

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2015

Fondo Adelia Noferi

2015

Pubblicazione del volume sulla Biblioteca

Pubblicazione del volume sulla Biblioteca


Il volume di Delia Ragionieri, La Biblioteca dell'Accademia della Crusca : storia e documenti, pubblicato nel 2015 dall'Accademia della Crusca in collaborazione con l'editore Vecchiarelli, riassume per la prima volta la storia della biblioteca dalle origini a oggi. Il libro nasce come rielaborazione di una ricerca di dottorato in Scienze bibliografiche, condotta presso l'Università degli Studi di Udine sotto la guida di Piero Innocenti.

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2015

Antologia Vieusseux

Antologia Vieusseux


La progettazione di una banca dati sull'Antologia si inserisce nel quadro di iniziative che da qualche anno l'Accademia sta realizzando in vista della costituzione di un corpus rappresentativo di testi ottocenteschi. L'"Antologia" risulta di grande importanza per lo studio della lingua italiana dell'Ottocento, in particolar modo per fotografare la situazione preunitaria: per consistenza (circa 10 milioni di parole) e rappresentatività settoriale (si spazia dalla letteratura alla critica, alle belle arti, alla storia, all'archeologia, alla pedagogia, al diritto, alle innovazioni tecnico-scientifiche, alla giurisprudenza, alla medicina ecc.) il corpus che riunisce tutti i 48 volumi della rivista costituisce un insieme unico, organico e particolarmente prezioso, soprattutto per la rappresentazione di quelle varietà di lingua (quella tecnico scientifica ad esempio) che di solito non emergono dai testi ottocenteschi finora informatizzati e inseriti in banche dati di varia natura. Grande attenzione è stata dedicata alla marcatura delle immagini, in modo da rendere la consultazione il più sistematica possibile. Gli articoli della rivista sono stati pertanto schedati, così da consentire l'accesso a uno spoglio sistematico che introduce direttamente al testo ricercato. Un motore di ricerca consente di selezionare gli articoli in base all'autore, al titolo, alla data di pubblicazione, all'argomento trattato (un filtro di particolare utilità nell'ampio spettro di varietà di lingua, anche tecnica, presente nell"Antologia").
Link: http://www.antologia-vieusseux.org/

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2018

Pubblicazione di La Biblioteca dell’Accademia della Crusca. Infografica

Pubblicazione di La Biblioteca dell’Accademia della Crusca. Infografica


Pubblicazione di La Biblioteca dell’Accademia della Crusca. Infografica

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2018

Manoscritti della Biblioteca dell’Accademia della Crusca

Manoscritti della Biblioteca dell’Accademia della Crusca


La banca dati contiene le schede descrittive e la riproduzione digitale integrale dei manoscritti della Biblioteca dell’Accademia della Crusca. Al Fondo principale si sono recentemente aggiunti 12 manoscritti provenienti dalla donazione degli eredi di Arrigo Castellani, che formano il fondo omonimo. Al momento della pubblicazione, maggio 2019, nella banca dati sono presenti le schede descrittive e la riproduzione digitale dei manoscritti del Fondo Castellani. Alla fine del 2019 a questi dati si uniranno anche le schede e le immagini dei manoscritti del Fondo Principale, attualmente in corso di realizzazione.
Link: http://manoscritti.accademiadellacrusca.org

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2019